MIOPIA: DEFINIZIONE e CAUSE
La miopia è il più comune e diffuso tra i difetti visivi. Nella maggior parte dei casi è causata dalla lunghezza del bulbo oculare: quando questo è più lungo della dimensione standard (circa 2,4 cm), la luce che passa attraverso alla cornea non cade esattamente sulla retina, ma davanti ad essa. Tale fenomeno genera un difetto refrattivo che impedisce all’occhio di mettere a fuoco gli oggetti lontani. Dunque, per dirla con parole semplici, il miope è colui che ci vede bene da vicino e ci vede male da lontano.
Gli altri due fattori che causano la miopia sono:
- La curvatura della cornea
- L’eccessivo potere del cristallino.
La miopia si misura in diottrie e viene così classificata:
lieve (fino a 3 diottrie)
media (da 3 a 6 diottrie)
elevata (oltre le 6 diottrie)
ETIMOLOGIA
Il termine deriva dal greco “myo” (chiudere) per ricordare l’abitudine tipica dei miopi di strizzare gli occhi per aguzzare la vista e vedere meglio da lontano.
DIAGNOSI E SVILUPPO
Generalmente viene diagnosticata nei bambini quando hanno tra gli 8 e i 12 anni di età. Durante l’adolescenza, quando il corpo cresce più rapidamente, tende a peggiorare. Dopo i vent’anni le variazioni sono minime o nulle. Seppur di rado, la miopia può verificarsi anche a partire dall’età adulta causata dallo sforzo visivo o da vari stati di salute quale il diabete.
CORREGGERE LA MIOPIA
Occhiali e lenti a contatto spesso possono rappresentare un impedimento, un ostacolo alle attività di tutti i giorni. La soluzione per correggere la miopia senza l’uso di supporti esterni è la chirurgia refrattiva. I trattamenti laser di ultima generazione intervengono sulla struttura oculare eliminando il difetto visivo.